È il Matelica ad alzare al cielo di Latina la Coppa Italia di Serie D. Lo stadio Francioni è stato un impeccabile e nobile sfondo per l’atto finale della competizione. Colorate, appassionate e corrette le due tifoserie, seppur giunte nel capoluogo pontino in numero inferiore rispetto alle attese della vigilia. Decide la rete di Dorato Santiago, siglata dopo appena 6 minuti dall’inizio del match. Presenti in tribuna i vertici della LND, a cominciare dal coordinatore del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero, accompagnato dal Segretario Mauro De Angelis e dai consiglieri Gardellini, Caldaroni e Dello Jacono. Con loro anche il tecnico della Rappresentativa Serie D Under 19 Tiziano De Patre. Per la componente arbitrale hanno assistito alla finalissima i rappresentanti CAN D guidati dal responsabile Matteo Trefoloni. Prima del calcio d’inizio, e prima dell’Inno di Mameli, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Ermelindo Bacchetta, il vicepresidente vicario della LND scomparso ieri.
“È stata una bella giornata di sport - ha dichiarato Barbiero - Congratulazioni al Matelica per la vittoria, ma un plauso va anche al Messina per l’impegno profuso in campo. Così come alle tifoserie presenti, per il calore e per la correttezza. E grazie al Latina Calcio per averci supportato in maniera impeccabile nell’organizzazione”.
Al termine della sfida sono arrivati anche i complimenti del Presidente Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia: “È stata confermata, ancora una volta, la maturità del nostro campionato. Faccio i complimenti ai vincitori ma anche a tutti i protagonisti di questa finale, ringraziandoli per aver reso onore, anche oggi, al movimento della LND”.
MESSINA-MATELICA 0-1
Messina (4-3-3): Meo; Samba, Zappalà, Ferrante (Ba Siny), Aldovrandi (1’st Marzullo); Biondi, Traditi, Pirrone (1’st Selvaggio); Cocimano, Catalano, Tedesco (28’st Carini); a disp. Prisco, Janse, Dascoli, Barbera, Amadio; All. Infantino;
Matelica (4-2-3-1): Avella; Visconti (41’st Arapi), Cuccato, De Santis, Riccio; Lo Sicco, Pignat; Angelilli (29’st Bittaje), Melandri (20’st Florian), Bugaro (15’st Mancini); Dorato Santiago (22’st Margarita); a disp. Luglio, Benedetti, Favo, De Luca; All. Tiozzo Peschiero;
Reti: 6’pt Dorato Santiago
Arbitro: Arena di Torre del Greco; Agostino (Sesto San Giovanni), Castro (Livorno)
Ammoniti: Aldovrandi (Me), Mancini (Ma)
Note: angoli 5-2, 1’pt e 5’ st, spettatori 1000 circa
LA GARA - La fase di studio tra le due squadre dura pochi minuti. Al 5’ il Messina tenta la sortita in area del Matelica con un preciso traversone di Cocimano per i piedi di Catalano, ma la sua conclusione è debole e Avella può raccogliere il pallone senza problemi. Sul capovolgimento di fronte la formazione marchigiana passa in vantaggio: azione corale dei biancorossi con il cross di Visconti per la deviazione vincente, di testa, di Dorato Santiago. Il Messina non non si scompone e prova subito a rispondere al colpo subito. Al 16’ il funambolico Cocimano guadagna un’interessante punizione dal limite dell’area, dopo essere stato atterrato fallosamente da De Santis. L’idea è buona, con il numero dieci siciliano che indirizza un velenoso rasoterra, ma la difesa del Matelica fa buona guardia e riesce a sventare il pericolo. Le incursioni dei messinesi proseguono: ciò che manca è la pericolosità nelle conclusioni. Ma alla mezzora il Matelica sfiora il raddoppio con un tiro di Melandri, basso e teso, che va a lambire il palo alla destra di Meo. Subito dopo è il Messina a rendersi pericoloso, ma il tiro dal limite di Traditi è tardivo ma soprattutto alto. Al 36’ ci prova Cocimano a bruciare tutti su colpo di testa, ma Angelilli riesce ad anticiparlo nell’area piccola. La ripresa si apre senza grandi sussulti. Il Messina adotta subito due cambi: dentro Marzullo per Aldovrandi e Selvaggio per Pirrone. La squadra di Infantino è più manovriera ed al 12’ si rende pericolosa con una conclusione di testa di Catalano. Al 20’ lo stesso Catalano apre bene per Marzullo, ma il suo tiro finisce sull’esterno della rete. Al 25’ il Matelica va in gol con il nuovo entrato Florian, sul corner di Lo Sicco, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Al 38’ sono ancora i biancorossi a sfiorare il raddoppio con un tiro a girare di Florian che termina di un soffio a lato. Poco dopo è Cocimano a far sussultare i tifosi giallorossi, con un pericoloso tiro ravvicinato, comunque respiro da Avella. Nei cinque minuti di recupero il Messina si getta in avanti alla disperata ricerca del pareggio. Ma il Matelica si conferma squadra quadrata e difficile da penetrare. Finisce 1-0 con i marchigiani di corsa a festeggiare sotto la gradinata occupata dai propri sostenitori.