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Finale 2006: Milano più forte di tutti, è scudetto
Milano Campione d’Italia 2006. E’ questo l’esito della finale della Serie A Enel tra i meneghini e la Friulpesca Udine, una gara durata oltre i 36’ regolamentari perché su Catanzaro Lido si è abbattuto per circa mezz’ora un forte temporale estivo che ha costretto gli arbitri alla sospensione. Otto partite nel corso della fase di qualificazione, tre gare all’ultimo respiro in questa avvincente poule scudetto, ben otto vittorie, questo è il ruolino della neo scudettata che in questa stagione ha già brindato alla vittoria della Coppa Italia Enel. Decisive sono state le magie degli stranieri Amarelle, Nico e Meier che insieme hanno realizzato le sette reti con le quali la squadra di Panizza si è cucita lo scudetto sul petto.
Grande spettacolo anche nella finale di consolazione dove il Catania Beach Soccer ha bissato il successo ottenuto in Supercoppa di Lega proprio contro il Viareggio che ha ceduto il passo nonostante l’ottima prestazione di giocatori esperti come i due fratelli Fruzzetti e Maurizio Galli. Contro di loro c’è voluto uno dei migliori Catania visti quest’anno, in particolare va elogiato lo sforzo collettivo e quello personale del trentasettenne Belluso, in gol anche oggi. Prima della gara, durante l’ingresso in campo, il pubblico di Catanzaro ha potuto applaudire anche il ritorno, almeno in panchina, dell’ex giallorosso Andrea Forte, oggi al Viareggio, infortunatosi al legamento crociato nel mese di maggio durante il raduno della nazionale azzurra di Agostini. In mattinata la Bricofer Eboli, seppur priva dei fratelli Pastore, finisce per il secondo anno consecutivo al quinto posto. Stavolta a farne le spese nella finale disputata in mattinata è stata la formazione di casa del Catanzaro che, orfana del bomber azzurro Carotenuto (squalificato per doppia ammonizione), ha perso la gara nonostante la doppietta e l’ottima prestazione di Vasile. Sono arrivati settimi i ragazzi del Terranova Terracina grazie al poker realizzato dal francese Sciortino che affonda l’Agenzia Lemme Vasto. I pontini hanno concluso molto al disotto delle loro possibilità e, insieme ai giallorossi catanzaresi, sono i grandi delusi di queste finali scudetto. I premi individuali Enel-LND, consegnati dal vice presidente vicario della Lega Nazionale Dilettanti Alberto Mambelli, dal vice presidente Sandro Morgana e dal coordinatore del Dipartimento Beach Soccer Antonio Cosentino, sono andati a Pasquale Carotenuto (Catanzaro) e Amarelle (Milano) come migliori realizzatori della Serie A Enel con 26 centri ciascuno, a Gianni Fruzzetti (Viareggio) come miglior giocatore della stagione, a Davide Bua (Catania BS) come miglior portiere e ai due volte campioni d’Italia dei Cavalieri del Mare come squadra più corretta.
Sulle spiagge di Catanzaro Lido si è conclusa con la vittoria della Pgs Astrea anche l’avventura, iniziata con l’Eurocup di Napoli a fine maggio e continuata per tutto il campionato italiano di beach soccer, del Trofeo Harmont & Blaine Under 14, nel quale oltre 400 ragazzi si sono sfidati nella speranza, un giorno, di diventare forti beach bomber. Le emozioni non sono mancate, ma ciò che più ha colpito è la voglia di giocare e divertirsi che questi bambini hanno messo in campo, un buon viatico per creare presto uno specifico settore giovanile anche nel beach soccer. La tre giorni tricolore ha riscosso grande successo grazie pure alle iniziative del colorato villaggio commerciale allestito accanto all’Arena dove è stato possibile ricevere gadget e conoscere tutte le promozioni riservate dai partner ufficiali agli appassionati del beach soccer e non. Totosì, Algida, Carpisa, Erreà, Fiat - che ha presentato l’auto ufficiale del beach soccer - Yamamay, Lete, Punto Sma, Caffè Guglielmo, Radio 105, Silver Cross e naturalmente Enel, oltre allo staff d’animazione di 105 DRIVER X NOW, la squadra speciale dei grandi eventi della Radio del calcio in spiaggia targato Figc-Lega Nazionale Dilettanti.
Finale 1°-2° posto
Milano Beach Soccer – Friulpesca Udine 7-2
(parziali 2-2, 3-0, 2-0)
Milano BS: Pagani, Casarsa, Costacurta, Nico, Ahmed, Amarelle, Papale, Brambilla, Antonino, Meier. All. Panizza.
Udine: Samsa, Zentilin, Leghissa, Tedesco, Braida, Don, Tolloi, Pavanel, Pantanali, Del Fabbro. All. Corazza.
Arbitri: Pratesi di Piombino e Caruso di Lanciano.
Marcatori: 1’ pt Tolloi, 1’ pt Amarelle, 4’ pt Leghissa, 12’ pt Meier, 6’ st Amarelle, 7’ st Nico, 8’ st Amarelle, 3’ tt Meier, 7’ tt Amarelle.
Note: Ammoniti: Meier, Ahmed.
Stadio gremito, entusiasmo alle stelle nonostante le nubi e la pioggia che inclemente si abbatte sull’Enel Beach Stadium di Catanzaro Lido dopo il fischio d’inizio. I lampi di spettacolo però li fanno subito in campo i giocatori di Milano e Udine che in un minuto mettono a segno un gol per parte. Partono gli udinesi con Tolloi che da attaccante rapace quale è prende il tempo alla retroguardia meneghina, scarta Pagani in uscita ed appoggia il pallone in rete senza problemi. Direttamente su calcio d’avvio la stella spagnola Amarelle riporta in parità l’incontro con un tiro potente, passato tra le gambe dei giocatori in barriera. A questo punto, le nuvole minacciose sono diventate una realtà e i lampi si sono abbattuti sullo stadio, tanto da far sospendere la gara per più di mezz’ora. Le squadre tornano in campo umide e infreddolite, ma ci pensa Leghissa a ricordare a tutti che è partita vera con un tiro dalla distanza che rimbalza davanti a Pagani e s’infila nella porta milanese. Ancora in avanti la Friulpesca, stavolta con Don che calcia dalla destra ed obbliga al miracolo il portiere lombardo, bravo nel toccare il pallone e nel deviarlo sul palo. A soli 13’’ dalla fine di tempo lo svizzero Meier è costretto a segnare due volte, perché la prima punizione è stata fatta ripetere dagli arbitri Pratesi e Caruso. La ripresa inizia con un brivido procurato da Del Fabbro che sfiora la segnatura quando le lancette non hanno ancora compiuto il primo giro. Poi è Pavanel a sfiorare il palo con una deviazione sul calcio di punizione battuto da Tedesco. Il Milano riesce ad emergere dalla pressione biancazzurra e Papale si mangia un gol fatto quando si trova da solo davanti a Samsa in uscita disperata e si fa parare lo stesso il tiro. Sul terreno di gioco rientra Amarelle e gli basta un pallone per incantare tutta l’Arena: riceve palla nel mezzo, si allarga sulla sinistra e lascia partire una puntata imprevista che lascia di stucco il portiere friulano. I lombardi mettono la freccia due minuti dopo grazie ad un calcio da fermo di Nico che supera Samsa con un siluro dal basso in alto che entra in porta nell’incrocio dei pali. Il palcoscenico è tutto per gli spagnoli che giocano una delle loro migliori partite da quando sono in Italia, Amarelle è autore di un gol splendido praticamente in fotocopia a quello messo a segno poco prima. Il break (3-0) è di quelli da lasciare sulle gambe chiunque, ma Udine cerca di non scomporsi e ricomincia a giocare. Il problema è che per recuperare è costretta ad aprirsi e a lasciare spazi invitanti per i giocatori più talentuosi del Milano. Nel terzo tempo però Leghissa si rende pericoloso con il solito tiro dalla distanza e Pagani respinge con i pugni. Meier mette al sicuro il risultato con un altro calcio da fermo micidiale che cogli impreparato Samsa. L’ultima perla, davvero luccicante, la sfodera l’irresistibile Amarelle che riceve palla al limite dell’area, se la alza e rovescia con una splendida coordinazione.